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Dedicata al grande Mauro

martedì 2 Giugno 2009

Dedicata al grande Mauro

PISA, 2 giugno 2009 – Adriano, ma davvero l’emozione non ha voce? Non ci pare proprio…
Ottantamila persone lungo l’Arno, pathos e brividi lungo la schiena per la 54° gara tra le Antiche Repubbliche Marinare. A sancire la vittoria dell’armo pisano un urlo da stadio: da finale di Champions League. E poi a terra: abbracci, strette di mano e baci tra vincitori e avversari, al termine di un confronto serrato e non adatto a deboli di cuore.
Le lacrime (così genuine, Michele) di chi è entrato, almeno per un giorno, nella storia di una città: una folla colorata e festante, ottantamila persone, secondo la Protezione Civile, hanno spinto Pisa verso il traguardo.
Quattro medaglie olimpiche sul Galeone rosso: favoriti, per carità, ma occhio che a volte l’abbondanza sfama meno della carestia. Ci voleva la fame di vittoria e fame c’è stata: i campioni azzurri e i loro compagni hanno riportato lo scettro di migliore Repubblica a casa dopo il primo posto, anche qui nelle acque dell’Arno, del 2006.
Dopo due stagioni di dominio veneziano: Galilei, nell’anno dei festeggiamenti del 400° anniversario, andrebbe fiero dei suoi concittadini oggi vincenti ma anche Marco Polo non potrebbe certamente lamentarsi del fiero tentativo di recupero dei suoi. Ultimi, d’accordo, ma dopo aver tenacemente lottato: fatale l’aver sbagliato direzione al Ponte della Ferrovia.
E che dire dei giovani amalfitani o degli uniti genovesi? Dietro Pisa, i botti per il secondo posto: la spunta Amalfi, per soli sette decimi. Questione di decimetri ma applausi a entrambi per la intensa sfida.
E allora torniamo alla grande festa, all’abbraccio forte, quasi stritolante, della città di Pisa ai suoi campioni. Campioni con la C maiuscola che hanno dedicato la loro vittoria a Baccelli.
E anche il grande Mauro, da lassù, avrà lanciato sicuramente il suo urlo di gioia al taglio del traguardo. Non erano 80.000 a vedere il Palio, cara Protezione Civile, ma 80.001. E quell’uno, numero uno nello sport ma soprattutto nella vita, non lo dimenticheremo mai.