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Giorgio Tuccinardi e le sue ambizioni

sabato 30 Maggio 2009

Giorgio Tuccinardi e le sue ambizioni

BANYOLES, 30 maggio 2009 – Tutto questo per un oro, come il titolo del suo libro? No, per ora Banyoles significa dimostrare di meritare un posto in una barca dove si possono nutrire grande ambizioni.
Giorgio Tuccinardi, ventitré anni, è un ragazzo che ama prendere la vita per i capelli: non si pone mai limiti e, dopo il titolo mondiale nel due senza (2005) e nell’otto (2006), risultati meno brillanti non hanno mai rappresentato un freno per il suo entusiasmo e la sua voglia di crescere.
“Con Luca, Salvatore e Catello stiamo lavorando molto bene: vogliamo fare parecchia strada assieme e dalla vittoria al Memorial D’Aloja nella prima giornata ragioniamo nell’ottica di obiettivi sempre più importanti”.
Ieri la batteria: primo posto, distacchi significativi agli inseguitori e la possibilità di riposare una giornata intera prima della finale di domani.
“Non conoscevamo il valore della nostra barca a livello internazionale: è andata bene ma aspettiamo la finale per esprimere un giudizio completo”.
Sulla gara. “Siamo forti nei primi 500: mille centrale molto forte, la differenza rispetto al Memorial. Siamo passati cinque secondi davanti alla Francia, vantaggio sufficiente da gestire nell’ultima parte dove dobbiamo ancora lavorare molto”.
Con i suoi compagni, due ragazzi di Castellamare e uno di Torino (come lui n.d.r.) è intesa al primo colpo. “Ci siamo trovati: la palata non è molto diversa, è veloce e fluida. Abbiamo anche ampi margini di miglioramento”.
Lello: l’esperienza. Salvatore: la riflessività. Luca: la forza.
Proprio a Motta, ieri Giorgio ha detto: “Luca mi raccomando: pronti, via, facciamo come se fosse una gara regionale!”.

•   Speciale 1^ prova Coppa del Mondo 2009 >