SAN GIORGIO DI NOGARO, 24
maggio 2009 -
Se ne è andato in
punta di piedi, senza disturbare nessuno,
com’era sua consuetudine, Mario Sivitz, uno dei
Grandi Vecchi del canottaggio regionale ed
italiano. La notizia della sua scomparsa ha
girato di bocca in bocca domenica mattina a San
Giorgio di Nogaro in occasione dei CNU di
canottaggio, ed ha lasciato in tutti un
sentimento di profonda commozione, per quello
che il cav. Sivitz ha sempre rappresentato per
il canottaggio e lo sport regionale in genere.
Classe 1921, Mario Sivitz è stato dapprima
atleta (anche alla Nino Bixio di Piacenza
durante il servizio militare), poi istruttore di
voga presso la GIL, per poi vestire prestissimo
(1950) i panni di dirigente nella “sua”
Saturnia, una società che ha preso per mano e
che è riuscito a portare, in particolare con
Francesco Dapiran in qualità di tecnico, ad
eccellenti livelli sia in campo nazionale che
internazionale. Uomo da campo, era fondamentale
nella gestione della squadra agonistica, della
quale talvolta, in caso di bisogno, ne prendeva
le redini anche dal punto di vista tecnico,
tanto che faceva parte, dalla sua fondazione,
dell’Associazione Nazionale Allenatori di
Canottaggio. Insignito della Stella d’Oro del
Coni, è stato Presidente del Comitato Regionale
del Friuli Venezia Giulia della Federcanottaggio,
che ha condotto con l’impegno e la passione che
lo contraddistingueva, e che lo ha portato, una
volta smessi i ruoli dirigenziali a rimanere
vicino al suo club, ed allo sport del
canottaggio regionale. Con Mario Sivitz scompare
oggi una intensa pagina di storia dello sport
del remo, se ne va uno sportivo d’altri tempi,
di quando solo passione e sacrificio facevano
rima con risultato.
Io immagino lassù in cielo una grande distesa azzurra, sempre calma, mai mossa dal vento o disturbata dalle onde, sulla quale ognuno di loro, sulla propria barca, possa continuare l’esercizio preferito.
E’ proprio un Paradiso quello per i canottieri!
Maurizio Ustolin
Ufficio Stampa CR FIC Friuli Venezia Giulia