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Brest, le dichiarazioni dei protagonisti

venerdì 18 Settembre 2009

Brest, le dichiarazioni dei protagonisti

BREST, 18 settembre 2009 – 

Giorgio Tuccinardi (quattro senza pesi leggeri): “Oggi non è andata molto bene, questa gara rappresentava la prima uscita ufficiale di quest’equipaggio dopo due sole sedute d’allenamento: ci manca sicuramente l’assieme ma ce la metteremo tutta per dare filo da torcere ai nostri avversari nel recupero”.

Daniele Gilardoni (quattro senza pesi leggeri): “Dopo aver remato sempre di coppia, ho accettato di buon grado di mettermi in gioco anche nella punta: a Brest abbiamo incontrato avversari di buon valore, noi dobbiamo registrare ancora un po’ di cose e il tempo è poco ma siamo consapevoli di poter mettere a punto un buon recupero. Per domani qualcosa cambierà: coppia pari al centro, Salvatore passerà al carrello numero 4 e io al numero 3: in questo modo riteniamo sia possibile dare maggiore stabilità alla nostra barca”.

Rossano Galtarossa (quattro di coppia): “Siamo partiti bene ma non abbiamo tenuto il passo di Polonia ed Estonia che sono state brave a sfilarci: dai 1000 in avanti abbiamo un po’ sofferto il vento trasversale con, in aggiunta, qualche problema di direzione ma devo dire che le condizioni del campo di regata sono comunque buone”.

Lello Leonardo (otto): “Ci abbiamo provato a star dietro l’Ucraina, ma oggi i nostri avversari hanno dimostrato di avere una partenza migliore. Per ora abbiamo raggiunto la finale, dobbiamo cercare di colmare il gap non dimenticando anche che incontreremo due ossi duri da rodere come Polonia e Francia: non sarà facile, quel che è certo è che come sempre daremo il massimo delle nostre energie”.

Marco Resemini (otto): “Probabilmente non abbiamo interpretato questa batteria nel miglior modo possibile, nel senso che avremmo dovuto restare attaccati all’Ucraina sin dall’inizio e invece c’è sfuggita senza che riuscissimo a riprenderla. Noi teniamo molto a questi Europei: siamo in gara per riscattare la finale di Poznan e dimostrare tutto il nostro valore”.

Simone Venier (quattro di coppia): “La mia prima vera gara dopo oltre un anno: poteva certamente andare meglio ma sapevamo che non sarebbe stata una passeggiata. Abbiamo lavorato assieme soltanto pochi giorni e quindi non sentiamo ancora scorrere bene la barca perchè manca il giusto assieme: nel recupero dovremo far tesoro dell’esperienza odierna”.

Erika Bello (quattro di coppia femminile): “L’importante era dare continuità a Poznan: ce l’abbiamo fatta disputando una buona gara e risentendo le stesse situazioni di tre settimane fa. Siamo soddisfatte della nostra prova anche se siamo consapevoli del fatto che in finale sarà una nuova battaglia da condurre dove la differenza potrebbe farla anche il nostro affiatamento”.

 

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