News

Uno sguardo all’organizzazione: il pensiero del DT Antonio Alfine

sabato 19 Settembre 2009

Uno sguardo all’organizzazione: il pensiero del DT Antonio Alfine

BREST, 19 settembre 2009 –  Poco prima dell’avvio dei recuperi e delle semifinali, il Direttore Tecnico Antonio Alfine fa il punto sull’organizzazione degli Europei, manifestazione rilanciata dalla FISA e dall’European Board tre anni fa e ambientata questo week end in Bielorussia dopo le tappe polacca (Poznan 2007) e greca (Atene 2008).
“Quella di Brest è sicuramente una trasferta molto complessa anche in considerazione del fatto che si tratta della prima gara internazionale in questa città – spiega Alfine che quest’anno a Banyoles, a Pescara, a Lucerna e Poznan ha ricoperto anche il ruolo di team manager –. Il Comitato Organizzatore ha lavorato e sta lavorando moltissimo: c’è stato il massimo impegno ma purtroppo ci sono alcune lacune da colmare dove, sia chiaro, loro hanno responsabilità limitate”.
Il confine: punto dolente per tutti, cuore in pace per tutti, consapevoli di dover trascorrere almeno un’ora e mezzo per le formalità del caso dopo le tre impiegate per coprire i 190 km dall’Aeroporto di Varsavia.
“Troppo tempo alla frontiera per il passaggio a causa dei ferrei controlli voluti dal sistema bielorusso, il Comitato Organizzatore e la FISA ci hanno informato che il prossimo anno, per i Mondiali Under 23, ci sarà quasi sicuramente una corsia preferenziale al fine di superare in modo più agevole il confine e non avere inutili problemi, vedi per esempio le 11 ore di sosta per i carrelli di Gran Bretagna e Grecia. Tra l’altro noi, oculatamente, avevamo lasciato il carrello a Poznan presso un club locale risparmiando così molto denaro”.
Ecco l’Alfine pensiero sulla ricettività alberghiera.
“Pur trovandoci in un grande hotel della città, devo riconoscere che la nostra sistemazione è al di sotto degli standard internazionali: con noi ci sono numerose squadre nazionali e, chiacchierando con gli altri tecnici e team manager, siamo sulla stessa lunghezza d’onda in merito a ciò che va migliorato per il prossimo anno. Bene, invece, i collegamenti hotel-campo di gara: mai un minuto di ritardo”.
Il campo di regata supera l’esame a pieni voti.
“Poco vento trasversale, non ci sono onde ma soprattutto non si può rimanere indifferenti di fronte ai grandi investimenti effettuati nelle strutture: un Centro Federale più che efficiente, dotato di palestra e piscina, ma si possono notare anche gli ampi spazi dedicati a carrelli e barche. Se paragoniamo in quest’ultimo caso Brest a Lucerna e Brive la Gailarde la differenza si nota subito e, in quest’ottica, mi pare che ci sia importante somiglianza con Ravenna, il bacino dove nello scorso week end si sono svolti i Campionati Italiani e dove dal punto di vista degli spazi tutto funziona sempre per il meglio”.

•   Clicca per lo Speciale Campionati Europei di Brest  >