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Simone Raineri, Il valore della barca è buono

venerdì 28 Agosto 2009

Simone Raineri, Il valore della barca è buono

POZNAN, 28 agosto 2009 –  La prova del fuoco: il quattro di coppia (Luca Ghezzi, Luca Agamennoni, Matteo Stefanini, Simone Raineri ) l’ha superata in pieno sfornando una prestazione d’altissimo livello.
Non è lontana la Germania, ma gli azzurri fanno valere la loro maggiore lucidità nel gestire gli ultimi momenti di una semifinale infuocata dove Francia e Repubblica Ceca, quest’ultima eliminata per una manciata di decimi
Dopo il quinto posto di Lucerna il raduno di Livigno, l’equipaggio ha trovato il giusto assieme e la giusta convinzione per poter esprimere il proprio potenziale: a parlare, subito dopo la gara, è il capovoga Simone Raineri.
“Come tutte le semifinali, questa è la gara che sento con maggior tensione: niente prove d’appello, dentro o fuori e in un Mondiale come questo, dove il livello è decisamente più elevato rispetto agli altri anni post-olimpici, gli errori si pagano a caro prezzo. Oggi abbiamo dimostrato che il valore della barca c’è ed è buono: buon feeling tra noi, non era facile raggiungerlo perché abbiamo caratteristiche diverse da amalgamare. Soprattutto mi piace evidenziare che non ho sentito la solita stanchezza tra i 1000 e 1500 metri: rendimento costante in tutto il percorso, molto meglio rispetto alla batteria. La finale? Difficilmente siamo da oro, ma siamo consci di poter essere in lotta per un risultato molto importante avendo raggiunto una maggiore lucidità nel gestire i momenti topici delle regate”.

 
Foto D.Seyb – Canottaggio.org ©