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L’effervescenza dell’otto pesi leggeri

giovedì 27 Agosto 2009

L’effervescenza dell’otto pesi leggeri

POZNAN, 27 agosto 2009 –  Questa mattina la seduta d’allenamento dell’otto pesi leggeri non è assolutamente passata inosservata: tutti i vogatori indossavano un body da carcerato, a strisce bianche e nere, con la scritta “Prison Piediluco”.
La TV nazionale polacca, a Poznan per riprendere e trasmettere le semifinali e le finali, ha richiesto al capoufficio stampa Marco Callai di poter intervistare alcuni atleti nel pomeriggio di domani.
“Abbiamo trascorso oltre un mese a Piediluco fianco a fianco condividendo tutto, dai momenti di gioia alle difficoltà – spiega il ventottenne capovoga Bruno Mascarenhas – L’idea del body non nasce assolutamente con intento polemico: siamo molto uniti, ci piace scherzare assieme ed è questa un’ulteriore dimostrazione dell’effervescenza del nostro equipaggio che a Poznan vuole fare un bel regalo a tutto il canottaggio italiano”.
“Su Facebook (http://www.facebook.com/home.php?#/group.php?gid=245302085323&ref=ts) e incontrandoci per strada tutti possono vedere quanto siamo legati l’uno con l’altro – aggiunge il trentenne Gigi Scala – Al di là delle capacità di ognuno di noi, la nostra vera forza è il saper fare sempre squadra”.
“Sono davvero contento di poter disputare un Mondiale con questi compagni – dice Davide Riccardi – Tutti quanti hanno condivido lo slogan solidale ‘Rowing for peace in Colombia’, l’Associazione di cui sono vicepresidente: l’ultimo progetto che stiamo concludendo con i missionari carmelitani, da più di 30 anni a fianco della popolazione colombiana, riguarda un ambulatorio sanitario che servirà d’ausilio ad uno dei quartieri più poveri della cittadina Arjona”.

Passeggiando lungo il campo di regata, subito dietro le tribune, si può notare un cartellone che promuove il Mondiale di Poznan con abbinato programma: indovinate quale equipaggio è stato ritratto?