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Poznan: resoconto e risultati BATTERIE 24 agosto 2009

lunedì 24 Agosto 2009

Poznan: resoconto e risultati BATTERIE 24 agosto 2009

POZNAN, 24 agosto 2009 – 

Otto Maschile (i primi due in finale, gli altri ai recuperi)
L’Ammiraglia azzurra non parte nel migliore dei modi incassando 5”13 dal Canada nei primi 500 metri e collocandosi soltanto in quinta posizione. La situazione migliora grazie al passo azzurro: scalzate Russia e Polonia, ma l’Olanda vanta comunque 4”69 a metà gara. L’Italia non riesce ad avvicinarsi agli Orange, lontani 5”76 ai tre quarti di gara: Canada in una botte di ferro, chiuso il discorso di qualificazione e Italia che non accelera nel finale lasciandosi sfilare dalla Russia e pensando così al recupero di mercoledì (11.18).

Estenuante testa a testa tra Gran Bretagna e Australia per la seconda piazza, valevole per l’accesso alla finale: ce la fanno gli inglesi, agevole invece il compito della Germania già nettamente vincitrice a Lucerna.
(b2)
1) CAN (Steven Vanknotsenburg, Gabriel Bergen, Robert Gibson, Douglas Csima, Malcolm Howard, Andrew Byrnes, James Dunaway, Derek O’Farrell, Mark Laidlaw) 6’02”58; 2) NED (Meindert Klem, Robert Luecken, David Kuiper, Jozef Klaassen, Olivier Siegelaar, Mitchel Steenman, Olaf Van Andel, Diederik Simon, Peter Wiersum) 6’04”46; 3) RUS (Denis Kleshnev, Anton Soldunov, Nikita Morgachev, Alexander Lebedev, Roman Vorotnikov, Igor Salov, Anton Zarutskiy, Denis Markelov, Pavel Safonkin) 6’10”53; 4) ITA (Romano Battisti, Marco Resemini, Raffaello Leonardo, Pierpaolo Frattini, Dario Dentale, Francesco Fossi, Niccolo Mornati, Lorenzo Carboncini, Gaetano Iannuzzi) 6’10”58; 5) POL (Krystian Aranowski, Michal Szpakowski, Slawomir Kruszkowski, Piotr Hojka, Mikolaj Burda, Wojciech Gutorski, Marcin Brzezinski, Rafal Hejmej, Daniel Trojanowski) 6’17”40.
(b1)
1) GER (Urs Kaeufer, Gregor Hauffe, Florian Mennigen, Kristof Wilke, Richard Schmidt, Philip Adamski, Toni Seifert, Sebastian Schmidt, Martin Sauer) 5’58”16; 2) GBR (Thomas Broadway, Tom Burton, James Orme, Tom Solesbury, Tom Wilkinson, Daniel Ritchie, Tom Ransley, James Clarke, Phelan Hill) 5’59”48; 3) AUS (Thomas Larkins, Joshua Dunkley-Smith, Mitchell Estens, Thomas Swann, Bryn Coudraye, Samuel Loch, Fergus Pragnell, Richard Allsop, Toby Lister) 5’59”53; 4) UKR (Andriy Pryveda, Serhiy Bazyzyev, Anton Kholyaznykov, Valentyn Kletskoy, Andrii Iakymchuk, Dmytro Prokopenko, Andriy Shpak, Sergiy Chykanov, Oleksandr Konovaliuk) 6’01”75; 5) USA (Alexander Osborne, Michael Holbrook, Jacob Cornelius, Stephen Kasprzyk, Beau Hoopman, Tyler Winklevoss, Ross James, Grant James, Edmund Del Guercio) 6’04”13.

Quattro  di coppia Maschile (i primi tre in semifinale, gli altri ai recuperi)
In gara per l’Italia Luca Ghezzi, Luca Agamennoni, Matteo Stefanini e Simone Raineri. I croati, campioni mondiali under 23 e vincitori in Coppa del Mondo a Monaco, si trascinano dietro gli Stati Uniti dopo la partenza: cinque centesimi tra i due equipaggi dopo i primi 500 metri, azzurri terzi ma molto vicini anche a metà gara (1”52 dagli Stati Uniti passati a condurre). Raineri e compagni vivono un momento di appannamento prima dei 1500 subendo il sorpasso della Repubblica Ceca ma si riprendono poi nel finale spedendo ai recuperi gli Stati Uniti per 32 centesimi. Tutti ravvicinati gli equipaggi: Croazia 6.15.80, Repubblica Ceca 6.16.75 e Italia 6.16.91.

Polonia (17 centesimi sulla Francia) e Germania firmano le altre due batterie del quattro di coppia, più lente rispetto a quella dell’Italia dove vince invece la Croazia.
(b1)
1) CRO (David Sain, Martin Sinkovic, Damir Martin, Valent Sinkovic) 6’15”80; 2) CZE (Petr Buzrla, Petr Vitasek, Tomas Karas, David Jirka) 6’16”75; 3) ITA (Luca Ghezzi, Luca Agamennoni, Matteo Stefanini, Simone Raineri) 6’16”91; 4) USA (Elliot Hovey, Glenn Ochal, William Miller, Samuel Stitt) 6’17”23; 5) IRI (Atabak Peshtaz, Seyedmojtaba Shojaei, Nima Benyaghoub Sani, Meysam Johari) 7’03”71.
(b2)
1) POL (Konrad Wasielewski, Marek Kolbowicz, Michal Jelinski, Adam Korol) 6’19”68; 2) FRA (Adrien Hardy, Jonathan Coeffic, Jean-Baptiste Macquet, Pierre-Jean Peltier) 6’19”85; 3) SLO (Janez Zupanc, Gasper Fistravec, Janez Jurse, Iztok Cop) 6’21”35; 4) AUS (Nick Hudson, Jarred Bidwell, David Crawshay, Daniel Noonan) 6’22”08; 5) EST (Igor Kuzmin, Vladimir Latin, Tonu Endrekson, Andrei Jaemsae) 6’23”27.
(b3)
1) GER (Tim Grohmann, Karsten Brodowski, Marcel Hacker, Tim Bartels) 6’25”76; 2) UKR (Viktor Grebennykov, Volodymyr Pavlovskyi, Kostiantyn Zaitsev, Hennadiy Zakharchenko) 6’27”74; 3) RUS (Vladislav Ryabcev, Vladimir Volodenkov, Artem Kosov, Sergey Fedorovtsev) 6’28”33; 4) GBR (Brendan Crean, Marcus Bateman, Charles Cousins, Sam Townsend) 6’34”80.

Quattro di coppia Femminile (il primo in finale, gli altri ai recuperi)
Gli Stati Uniti si presentano con un equipaggio rinnovatyo per tre quarti rispetto all’argento di Lucerna: subito in testa dopo i primi 500 metri con un solo centesimo di vantaggio sulla Russia e 86 centesimi di vantaggio sull’Italia (Erika Bello, Gabriella Bascelli, Laura Schiavone, Elisabetta Sancassani). Le azzurre passano la Russia ma le statunitensi viaggiano più veloci: 2”19 il vantaggio ai 1000 e addirittura 4”34 ai 1500. Chiuso il discorso qualificazione, Sancassani&C mantengono la seconda posizione e il fiato per i recuperi.

Nell’altra batteria l’Ucraina (assente a Banyoles, Monaco e Lucerna) sorprende Gran Bretagna e Germania, le due nazioni vincitrici delle tre prove di Coppa del Mondo e passa con un tempo dieci secondi inferiore agli Stati Uniti.
(b2)
1) USA (Megan Walsh, Stesha Carle, Sarah Trowbridge, Kathleen Bertko) 7’00”36; 2) ITA (Erika Bello, Gabriella Bascelli, Laura Schiavone, Elisabetta Sancassani) 7’07”39; 3) RUS (Yulia Chagina, Anna Yuchenko, Olga Samulenkova, Julia Kalinovskaya) 7’15”86; 4) NZL (Harriet Austin, Louise Trappitt, Sarah Barnes, Genevieve Armstrong) 7’21”27.
(b1)
1) UKR (Svitlana Spiriukova, Tetiana Kolesnikova, Anastasiia Kozhenkova, Yana Dementieva) 6’55”71; 2) GBR (Rosamund Bradbury, Beth Rodford, Sarah Cowburn, Katie Greves) 7’03”61; 3) GER (Annekatrin Thiele, Peggy Waleska, Stephanie Schiller, Christiane Huth) 7’05”47; 4) BLR (Natallia Pryvalava, Maryia Smaliakova, Tatsiana Kukhta, Hanna Haura) 7’19”47.

Quattro senza Pesi Leggeri Maschile (i primi due in semifinale, gli altri ai recuperi)
Fermo negli ultimi due giorni per mal di schiena, Giorgio Tuccinardi stringe i denti e va a guidare l’equipaggio dove a bordo ci sono anche Luca Motta, Catello Amarante e Salvatore Di Somma. Azzurri secondi dopo i primi 500 metri a 1”76 dai tedeschi, tengono a bada la Svizzera mantenendo sempre elevato il numero di colpi. A metà gara Germania avanti per 2”44 ma Svizzeri dietro a 3”17: serve una delle prime due posizioni per accedere alla semifinale di venerdì, Amarante&C non forzano accontentandosi della seconda piazza e risparmiando energie per un pieno e completo recupero della migliore forma.

La Danimarca piega il Giappone, la Repubblica Ceca soffre Spagna e Gran Bretagna ma vince, la Polonia risolve a suo favore la sfida con Olanda e Francia: ecco cosa accade nelle altre batterie del quattro senza pesi leggeri. I danesi, la Germania e la Repubblica Ceca confermano la loro forza, la Francia (seconda a Lucerna) va ai recuperi.
(b4)
1) GER (Matthias Schoemann-Finck, Jost Schoemann-Finck, Jochen Kuehner, Martin Kuehner) 6’34”06; 2) ITA (Salvatore Di Somma, Catello Amarante I, Luca Motta, Giorgio Tuccinardi) 6’37”27; 3) SUI (Patrick Joye, Lucas Tramer, Silvan Zehnder, Mario Gyr) 6’41”18; 4) RUS (Alexander Chaukin, Vitali Badulin, Evgeni Sinitsin, Yury Pshenichnikov) 6’56”70; 5) POR (Rui Santos, Frederico Gaspar, Pedro Judice Costa, Andre Pereira Araujo) 7’04”58.
(b1)
1) POL (Lukasz Pawlowski, Lukasz Siemion, Milosz Bernatajtys, Pawel Randa) 6’39”59; 2) NED (Vincent Muda, Roeland Lievens, Timothee Heijbrock, Tycho Muda) 6’40”36; 3) FRA (Guillaume Raineau, Vincent Faucheux, Fabrice Moreau, Franck Solforosi) 6’41”08; 4) BEL (Thijs Obreno, Arne Dubois, Wouter Van Der Fraenen, Ruben De Gendt) 6’45”81; 5) USA (Taylor Washburn, Nick Lacava, Brian De Regt, William Daly) 6’47”22.
(b2)
1) CZE (Jan Vetesnik, Ondrej Vetesnik, Jiri Kopac, Miroslav Vrastil Jr) 6’40”92; 2) ESP (Ruben Alvarez Pedrosa, Andreu Castella Gasparin, Juan Luis Fernandez Tomas, Marc Franquet Montfort) 6’41”69; 3) GBR (Chris Bartley, Chris Boddy, Stephen Feeney, Bob Hewitt) 6’42”05; 4) AUS (Darryn Purcell, Thomas Bertrand, Ross Brown, Angus Tyers) 6’46”86; 5) CHI (Lorenzo Candia Sandoval, Rodrigo Munoz Santibanez, Christian Yantani Garces, Fernando Miralles Delgado) 7’02”58.
(b3)
1) DEN (Christian Pedersen, Jens Vilhelmsen, Kasper Winther, Morten Joergensen) 6’36”57; 2) JPN (Yoshinori Sato, Takahiro Suda, Yu Kataoka, Hideki Omoto) 6’38”70; 3) CAN (Timothy Myers, John Sasi, Terence Mckall, Mike Lewis) 6’44”06; 4) NZL (Richard Beaumont, Todd Petherick, James Lassche, Graham Oberlin-Brown) 6’48”26; 5) INA (Jamal Jamaluddin, Mochammad Darta, Ketut Sukasna, Agus Budy Aji) 7’15”71.

Doppio Pesi Leggeri Maschile (i primi due in semifinale, gli altri ai recuperi)
Buona partenza di Marcello Miani ed Elia Luini che si rivelano più veloci di tutti: 97 centesimi in meno rispetto alla Gran Bretagna ai 500 metri, gli inglesi Williams e Mattick recuperano agli 800 passando ai 1000 con 10 centesimi di vantaggio. La Serbia prova a insidiare gli azzurri ma nel terzo parziale di gara Luini e Miani rispondono a tono: 63 centesimi di ritardo dagli inglesi, il margine sui serbi Nesic e Stanojevic è pari a 1”94. Non serra l’Italia,mette in ghiaccio la semifinale e lascia la Gran Bretagna chiudere prima.

Confermati i pronostici della vigilia. Prime tre posizioni in Coppa del Mondo per Nuova Zelanda, Canada e Francia, primi posti per questi tre equipaggi nella seconda, terza e quarta batteria. Semplice il compito dei neozelandesi Uru e Taylor, qualificati assieme ai greci Konsolas e Mougios Bene i canadesi Vandor e Sylvester, secondi a Lucerna e oggi primi davanti alla Germania. Miglior tempo delle batterie per i francesi Azou e Dufour, vincitori dei Giochi del Mediterraneo davanti ai nostri Miani e Luini.
(b2)
1) GBR (Rob Williams, Paul Mattick) 7’06”42; 2) ITA (Marcello Miani, Elia Luini) 7’11”08; 3) SRB (Nemanja Nesic, Milos Stanojevic) 7’17”62; 4) POR (Pedro Fraga, Nuno Mendes) 7’25”81; 5) IRI (Mohsen Shadi Naghadeh, Taher Kaboutari) 7’39”90.
(b1)
1) NZL (Storm Uru, Peter Taylor) 7’12”84; 2) GRE (Georgios Konsolas, Dimitrios Mougios) 7’15”57; 3) RSA (Andrew Polasek, James Thompson) 7’20”18; 4) DEN (Steffen Jensen, Henrik Stephansen) 7’22”56; 5) USA (Shane Madden, Andrew Quinn) 7’46”50.
(b3)
1) FRA (Jeremie Azou, Frederic Dufour) 7’05”92; 2) CUB (Yunior Perez Aguilera, Manuel Suarez Barrios) 7’07”83; 3) IND (Kumar Anil Mehroliya, Manjeet Singh) 7’16”38; 4) POL (Mariusz Stanczuk, Robert Sycz) 7’23”53; 5) BUL (Zlatko Karaivanov, Vassil Vitanov) 7’29”37.
(b4)
1) CAN (Douglas Vandor, Cameron Sylvester) 7’06”99; 2) GER (Christian Hochbruck, Lars Hartig) 7’10”41; 3) SLO (Matevz Malesic, Jure Cvet) 7’20”62; 4) RUS (Jury Shchelokov, Ivan Kudryavtsev) 7’23”38.

Quattro di coppia Pesi Leggeri Maschile (il primo in finale, gli altri ai recuperi)
Italia subito avanti, 1.33.72 dopo i primi 500 metri. Franco Sancassani, Daniele Gilardoni, Lorenzo Bertini e Stefano Basalini imprimono subito il giusto ritmo e la giusta velocità alla propria imbarcazione: 3.10.72 a metà gara, statunitensi lontani 3”93 e messicani a 7”22. Qualificazione ipotecata anche perché ai 1500, 35 colpi di passo, i secondi di vantaggio diventano otto e al traguardo quasi dieci sugli Stati Uniti: Italia in finale.

6.23.17 per la Germania nella prima batteria, insidiata dalla Danimarca. I tedeschi sembrano essere i rivali più pericolosi dell’Italia: terza la Francia (seconda a Lucerna) che, a tedeschi lontani, decide di puntare le sue fiches sui recuperi.
(b2)
1) ITA (Franco Sancassani, Daniele Gilardoni, Lorenzo Bertini, Stefano Basalini) 6’29”18; 2) USA (Bryan Tryon, Jonathan Winter, Daniel Scholz, Samuel Frycke-Cunningham) 6’39”14; 3) MEX (Horacio Rangel Ramirez, Saul Garcia, Alan Eber Armenta Vega, Juan Jimenez Regules) 6’42”15.
(b1)
1) GER (Knud Lange, Lars Wichert, Felix Oevermann, Michael Wieler) 6’23”17; 2) DEN (Hans Christian Soerensen, Christian Nielsen, Rasmus Quist, Andreas Ramboel) 6’24”48; 3) FRA (Maxime Goisset, Stany Delayre, Brice Menet, Pierre-Etienne Pollez) 6’30”73; 4) ARG (Felipe Taglianut, Ramiro Mazaedn, Agustin Campassi, Miguel Mayol) 6’38”93.

Due senza Pesi Leggeri Maschile (il primo in finale, gli altri ai recuperi)
Avvio impressionante, Armando Dell’Aquila e Andrea Caianiello ‘cannibalizzano’ la loro batteria fulminando tutti dopo le prime velocissime palate: 1.41.11 Italia, 1.45.84 per la diretta inseguitrice Gran Bretagna. 4”73 il vantaggio che diventa pari a 6”24 ai 1000 metri dove seconda classificata è la Danimarca. La lotta per la seconda posizione significa vittoria di Pirro: Armando e Andrea scavano un profondissimo divario tra sé e gli altri, 7”62 ai 1500 sulla Gran Bretagna e 7”82 sulla Danimarca, prima di godersi la meritata passerella nell’ultima parte del percorso chiudendo in 7.15.62 con 4”73 sui danesi.
 
Più veloce la seconda batteria del due senza dove i francesi Tilliet e Bette chiudono in 7.07.99 ottenendo subito il pass per la finale di domenica: anche qui gara senza storia, Serbia lontana 6”75 e Sudafrica terza.
(b1)
1) ITA (Andrea Caianiello, Armando Dell’Aquila) 7’15”62; 2) DEN (Jacob Barsoe, Lasse Dittmann) 7’20”35; 3) GBR (Ross Hunter, Oliver Mahony) 7’23”19; 4) GER (Michael Reckzeh, Max Roeger) 7’27”62; 5) JPN (Kenta Tadachi, Hidenori Daido) 7’31”88; 6) CZE (Vojtech Bejblik, Vlastimil Cabla) 7’42”37
(b2)
1) FRA (Fabien Tilliet, Jean-Christophe Bette) 7’07”99; 2) SRB (Nenad Babovic, Milos Tomic) 7’14”74; 3) RSA (John Smith, Matthew Brittain) 7’15”34; 4) SUI (Simon Niepmann, Oliver Angehrn) 7’31”90; 5) USA (Alexander Rothmeier, John Wainwright) 7’48”33.

ADAPTIVE ROWING

Quattro con Adaptive LTA Mix (il primo in finale, gli altri ai recuperi)
Dopo le Paralimpiadi di Pechino 2008, ecco l’Italia campione in carica presentarsi con una variazione: non c’è Daniele Signore, al suo posto Andrea Bozzato. Il CT Paola Grizzetti scioglie il dubbio sul timoniere riconfermando Alessandro Franzetti. Nei primi 500 metri è l’Australia a creare qualche problema alla barca azzurra che però è sempre avanti, fa valere una palata più fluida e un ritmo migliore: 4”44 a metà gara che diventano 9”06 al traguardo. Italia prima e subito qualificata in finale.

Contro la Germania, Canada, Ucraina e Irlanda, la Gran Bretagna risponde all’Italia: anche gli inglesi si qualificano subito e abbastanza agevolmente alla finale dopo aver lottato con i tedeschi nei primi 500 metri.
(b1)
1) ITA (Paola Protopapa, Luca Agoletto, Andrea Bozzato, Graziana Saccocci, Alessandro Franzetti) 3’49”31; 2) AUS (Alexandra Green, Carol Cooke, Peter Siri, Henry Mcphillamy, Lisa Brown) 3’58”37; 3) USA (Jennifer Klapper, Andrew Johnson, Eric Mcdaniel, Emma Preuschl, Timothy Edsell) 4’00”90; 4) RUS (Elena Akimova, Sergey Leontyev, Alexey Byvaltsev, Valentina Pshenichnaya, Margarita Apinova) 4’03”72; 5) FRA (Antoine Jesel, Emeline Piellard, Bernadette Pickering, Remy Taranto, Agathe Le Bouter) 4’04”26; 6) POL (Monika Mierzwa, Piotr Blazejczjk, Tomas Kwitkowski, Barbara Grocholska, Jareslau Szjchowski) 4’20”17.
(b2)
1) GBR (Victoria Hansford, James Roe, David Smith, Naomi Riches, Rhiannon Jones) 3’42”57; 2) GER (Marcus Klemp, Martin Lossau, Susanne Lackner, Anke Molkenthin, Arne Maury) 3’50”47; 3) CAN (Anthony Theriault, Meghan Montgomery, Stuart Starkey, Victoria Nolan, Laura Comeau) 3’51”44; 4) UKR (Pavlo Gorbonos, Volodymyr Sharubin, Olena Pukhaieva, Kateryna Morozova, Volodymyr Kozlov) 3’52”08; 5) IRL (Emer Patten, Shane Ryan, Kevin Du Toit, Sarah Caffrey, Amy Judge) 4’03”12.

Doppio Maschile TA (il primo in finale, gli altri ai recuperi)
Gli ucraini Ivanov e Kyrichenko si rivelano più rapidi allo start guadagnando un buon vantaggio sugli inseguitori, i polacchi Pawlak e Majka e gli azzurri Stefania Toscano e Daniele Stefanoni (quarti a Pechino 2008): conta vincere per andare in finale, Polonia e Italia sono separati da 42 centesimi ma l’Ucraina è avanti oltre sette secondi ai 500 metri. Nella seconda parte di gara i battistrada gestiscono la situazione senza problemi: l’Italia non si schioda dalla terza posizione.

Nella seconda batteria i brasiliani Santana e Lima volano in finale rifilando pesanti distacchi a Bielorussia e Israele.
(b1)
1) UKR (Dmytro Ivanov, Iryna Kyrychenko) 4’41”43; 2) POL (Jolanta Pawlak, Piotr Majka) 4’48”41; 3) ITA (Stefania Toscano, Daniele Stefanoni) 4’52”14; 4) GBR (James Roberts, Samantha Scowen) 4’56”01; 5) RUS (Nadezda Andreeva, Vladimir Glukhov) 5’25”30; 6) KOR (Soonnam Eom, Jun, Ha Park) 5’37”29.
(b2)
1) BRA (Elton Santana, Josiane Lima) 4’45”58; 2) BLR (Valiantsin Strezh, Alena Aliaksandrovich) 5’06”34; 3) ISR (Igor Kogan, Mary Kogan) 5’07”62; 4) IRL (Vincent Culhane, Karen Cromie) 5’13”76; 5) FRA (Catherine Martin, Stephane Tardieu) 5’13”95.

Singolo Maschile AS (il primo in finale, gli altri ai recuperi)
In gara il cremonese Efrem Morelli e posizioni ben delineate sin dall’avvio: il neozelandese va via in partenza accumulando oltre sette secondi sullo spagnolo Barcia Alonso e quasi dieci su Morelli. La situazione non muta nei secondi 500 metri: Italia terza e ai recuperi che si terranno domani (9.40 e 9.50).

Più veloce la prima batteria dove l’inglese Aggar si qualifica per la finale in 5.37.37 rifilando 11”90 all’ucraino Kryvchun e 12”65 all’australiano Houlison.
(b2)
1) NZL (Antony Tinga) 6’12”59; 2) ESP (Juan Pablo Barcia Alonso) 6’24”86; 3) ITA (Efrem Morelli) 6’36”34; 4) RUS (Alexey Malyshev) 6’46”16; 5) GER (Daniel Sturm) 6’59”35; 6) BLR (Vasil Litvinka) 7’18”94
(b1)
1) GBR (Tom Aggar) 5’37”37; 2) UKR (Andrii Kryvchun) 5’49”27; 3) AUS (Benjamin Houlison) 5’50”02; 4) USA (Ronald Harvey) 5’56”82; 5) POL (Robert Studzizba) 6’28”42; 6) KOR (Jaeho Choi) 6’48”59

 

GLI ALTRI RISULTATI

Otto Femminile (il primo in finale, gli altri a i recuperi)
(b1)
1) ROU (Roxana Cogianu, Ionelia Neacsu, Maria Diana Bursuc, Ioana Craciun, Adelina Cojocariu, Nicoleta Albu, Camelia Lupascu, Eniko Barabas, Teodora Stoica) 6’48”89; 2) GBR (Jo Cook, Melanie Wilson, Michelle Vezie, Lindsey Maguire, Olivia Whitlam, Alison Knowles, Jessica Eddie, Natasha Page, Caroline O’Connor) 6’54”10; 3) CAN (Sarah Bonikowsky, Jane Rumball, Romina Stefancic, Ashley Brzozowicz, Lauren Hutchins, Larissa Lagzdins, Krista Guloien, Peggy Devos, Lesley Thompson – Willie) 6’57”18; 4) BLR (Maryna Maslava, Marharyta Krechka, Nadzeya Belskaya, Hanna Nakhayeva, Natallia Haurylenka, Volha Plashkova, Volha Shcharbachenia – Zhylskaya, Natallia Koshal, Jaroslava Pavlovitch) 7’06”01.
(b2)
1) USA (Erin Cafaro, Mara Allen, Laura Larsen-Strecker, Zsuzsanna Francia, Anna Goodale, Lindsay Shoop, Caroline Lind, Katherine Glessner, Katlin Snyder) 6’46”14; 2) GER (Christina Hennings, Anika Kniest, Kathrin Thiem, Katrin Reinert, Kerstin Naumann, Nadine Schmutzler, Nina Wengert, Ulrike Sennewald, Laura Schwensen) 6’49”23; 3) NED (Nienke Groen, Claudia Belderbos, Jacobine Veenhoven, Systke De Groot, Chantal Achterberg, Nienke Kingma, Carline Bouw, Femke Dekker, Anne Schellekens) 7’00”06; 4) POL (Anna Jankowska, Marlena Ertman, Zuzanna Trzcinska, Magda Korczak, Kinga Kantorska, Kornelia Nitzler, Joanna Leszczynska, Kamila Socko, Paulina Gorska) 7’08”46.

Doppio Pesi Leggeri Femminile (i primi due in semifinale, gli altri ai recuperi)
(b1)
1) POL (Magdalena Kemnitz, Agnieszka Renc) 8’08”29; 2) CAN (Lindsay Jennerich, Sheryl Preston) 8’11”26; 3) SWE (Karin Hoegberg, Cecilia Lilja) 8’20”48; 4) HUN (Anna Alliquander, Zsuzsanna Hajdu) 8’21”02; 5) INA (Sri Rahayu Masi, Femmy Yuartini Elia) 8’43”45; 6) KOR (Sol Ji Kim, Myungshin Kim) 8’45”49
(b2)
1) GRE (Christina Giazitzidou, Alexandra Tsiavou) 7’58”37; 2) GER (Anja Noske, Marie-Louise Draeger) 8’01”97; 3) DEN (Helle Tibian, Mia Espersen) 8’11”34; 4) NED (Rianne Sigmond, Maaike Head) 8’17”18; 5) MEX (Gabriela Huerta Trillo, Analicia Ramirez) 8’22”65.
(b3)
1) GBR (Hester Goodsell, Sophie Hosking) 8’02”46; 2) AUS (Bronwen Watson, Alice Mcnamara) 8’03”94; 3) USA (Kristin Hedstrom, Michelle Trannel) 8’11”86; 4) CUB (Yaima Velazquez Falcon, Yoslaine Domingues Cedeno) 8’17”41; 5) POR (Carla Mendes, Janine Coelho) 8’19”68.